La Diffamazione sul Web

La Diffamazione sul Web: Aspetti Legali e Conseguenze per i Cittadini. Nell’era digitale, l’uso diffuso dei social media come Instagram, Facebook e Twitter ha trasformato il modo in cui comunichiamo e condividiamo informazioni. Tuttavia, questa evoluzione ha portato con sé nuove sfide legali, tra cui la diffamazione online. Molti utenti non sono consapevoli di quanto sia facile incorrere in comportamenti diffamatori sul web. Questo articolo, rivolto sia ai professionisti del diritto che ai cittadini, mira a chiarire cosa si intende per diffamazione e ingiuria, fornendo riferimenti normativi e giurisprudenziali aggiornati al 2025, esempi pratici e una panoramica delle conseguenze legali e delle procedure da seguire per le vittime.

Definizione di Diffamazione e Ingiuria

Diffamazione e ingiuria sono due reati distinti nel diritto penale italiano, entrambi lesivi dell’onore e della reputazione di una persona.

  • Diffamazione: secondo l’articolo 595 del Codice Penale, si configura quando qualcuno, comunicando con più persone, offende la reputazione di una persona assente. La diffamazione è aggravata se l’offesa è recata “col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità”
  • Ingiuria: disciplinata dall’articolo 594 del Codice Penale (abrogato nel 2016), si verificava quando l’offesa era rivolta direttamente alla persona presente. Sebbene depenalizzata, l’ingiuria può ancora avere rilevanza in sede civile per il risarcimento del danno.

Diffamazione Online: Caratteristiche e Esempi

La diffamazione online rappresenta una forma aggravata di diffamazione, data la potenziale diffusione massiva e immediata delle informazioni sul web. La giurisprudenza italiana ha riconosciuto che l’uso di internet, e in particolare dei social media, rientra tra i “mezzi di pubblicità” menzionati nell’articolo 595 del Codice Penale, comportando un inasprimento delle pene

Esempi di Diffamazione Online:

  1. Post diffamatori: pubblicare sul proprio profilo o su gruppi pubblici affermazioni false e lesive riguardanti un individuo, accessibili a un vasto pubblico.
  2. Commenti offensivi: lasciare commenti denigratori sotto le foto o i video di una persona, visibili a tutti i follower e oltre.
  3. Tweet o stati o post diffamatori: condividere informazioni non veritiere e dannose su qualcuno, utilizzando hashtag che amplificano la visibilità del contenuto.
  4. Recensioni false su piattaforme: scrivere recensioni negative infondate su attività commerciali con l’intento di danneggiarne la reputazione

LEGGI ANCHE

Le Recensioni False

È fondamentale comprendere che anche condividere o mettere “mi piace” a contenuti diffamatori può comportare responsabilità legali, poiché contribuisce alla diffusione dell’offesa.

Conseguenze Legali della Diffamazione Online

Le implicazioni legali della diffamazione online sono sia di natura penale che civile.

Conseguenze Penali

L’articolo 595 del Codice Penale prevede per la diffamazione aggravata tramite mezzi di pubblicità, inclusi i social media, la reclusione da sei mesi a tre anni o una multa non inferiore a 516 euro

La gravità della pena riflette l’ampia diffusione e l’impatto potenzialmente devastante delle offese online sulla reputazione della vittima.

Conseguenze Civili

Oltre alle sanzioni penali, l’autore della diffamazione può essere chiamato a risarcire i danni morali e materiali causati alla vittima. Il risarcimento è determinato in base alla gravità dell’offesa, alla diffusione del contenuto diffamatorio e all’effetto sulla vita personale e professionale della persona offesa.

Esempi Concreti di Diffamazione Online

Per comprendere meglio come si concretizza la diffamazione sul web, analizziamo alcuni esempi reali di condotte che hanno portato a conseguenze legali:

  • Diffamazione tramite Storie Instagram: Un influencer con migliaia di follower pubblica una serie di storie accusando ingiustamente un’azienda di vendere prodotti scadenti o pericolosi. Le affermazioni si rivelano false, ma nel frattempo il danno è fatto: recensioni negative si moltiplicano, clienti disdicono ordini e la reputazione dell’azienda viene compromessa. Se l’azienda riesce a dimostrare il nesso tra le dichiarazioni diffamatorie e il danno economico subito, l’influencer può essere condannato sia penalmente sia al risarcimento.

Offese a un Professionista su Facebook: Un utente, insoddisfatto di un servizio ricevuto da un avvocato, pubblica sulla propria bacheca insulti pesanti, accusandolo di incompetenza e disonestà. Il post diventa virale e danneggia l’immagine del professionista. Se si dimostra che le accuse sono false e hanno arrecato danno alla sua attività, l’autore del post può essere

Procedura per le Vittime di Diffamazione Online

Se si ritiene di essere vittima di diffamazione online, è consigliabile seguire questi passaggi:

  1. Raccolta delle Prove: documentare l’offesa attraverso screenshot, link e qualsiasi altro elemento che attesti la diffamazione. È importante agire rapidamente, poiché i contenuti online possono essere rimossi o modificati.
  2. Querela: presentare una querela presso le autorità competenti (Polizia Postale, Carabinieri o Procura della Repubblica) entro tre mesi dalla data in cui si è venuti a conoscenza dell’offesa. La querela deve contenere una descrizione dettagliata dei fatti e delle prove raccolte.
  3. Assistenza Legale: consultare un avvocato specializzato in diritto dell’internet e della diffamazione per valutare la fattibilità di un’azione legale e per essere rappresentati durante il procedimento.
  4. Richiesta di Rimozione del Contenuto: parallelamente all’azione legale, è possibile richiedere la rimozione del contenuto diffamatorio alla piattaforma o al sito web in questione. Molte piattaforme dispongono di procedure specifiche per segnalare contenuti offensivi.
  • condannato per diffamazione aggravata.

Risarcimenti Stabiliti dalla Giurisprudenza

Negli ultimi anni, la giurisprudenza ha riconosciuto risarcimenti sempre più rilevanti per le vittime di diffamazione online. Alcuni casi esemplificativi:

  • Cassazione, Sentenza n. 754/2021: Un utente di Facebook è stato condannato a risarcire 000 euro per aver pubblicato affermazioni lesive nei confronti di un politico locale. La Corte ha confermato che anche un post su un profilo personale, se accessibile a più persone, può integrare il reato di diffamazione aggravata.
  • Tribunale di Roma, 2023: Una società è stata vittima di una campagna diffamatoria su un forum online e ha ottenuto un risarcimento di 50.000 euro. Il tribunale ha ritenuto che i commenti negativi, privi di fondamento, avessero arrecato un danno economico e d’immagine all’azienda.

Come Viene Quantificato il Danno da Diffamazione

I tribunali valutano caso per caso il danno derivante da una diffamazione online, considerando diversi elementi:

  1. Danno Patrimoniale: si riferisce alle perdite economiche documentabili, come la diminuzione del fatturato di un’azienda dopo una campagna diffamatoria o la perdita di incarichi professionali per un libero professionista.
  2. Danno Non Patrimoniale: riguarda il pregiudizio alla reputazione, lo stress emotivo e l’eventuale sofferenza morale della vittima. Questo tipo di danno è più difficile da quantificare, ma la giurisprudenza utilizza criteri come la notorietà della persona coinvolta, la gravità delle offese e la durata della diffusione del contenuto diffamatorio.
  3. Mezzi di Diffusione: maggiore è la visibilità del contenuto diffamatorio (ad esempio, un post virale su Facebook rispetto a un semplice messaggio in una chat privata), più alto sarà il risarcimento.
  4. Intento dell’Autore: se si dimostra che la diffamazione è stata intenzionale e mirata a danneggiare la vittima, il giudice può aumentare l’entità del risarcimento.

La crescente attenzione dei tribunali verso il fenomeno della diffamazione online dimostra che i social media non sono un’area franca: ogni utente è responsabile di ciò che pubblica e deve essere consapevole delle conseguenze giuridiche delle proprie azioni.

Prevenzione e Consapevolezza

Per evitare di incorrere in reati di diffamazione online, è essenziale adottare un comportamento responsabile sul web:

  • Verificare le Fonti: prima di condividere informazioni su qualcuno, assicurarsi della loro veridicità e affidabilità.
  • Evitare Linguaggio Offensivo: esprimere le proprie opinioni in modo civile e rispettoso, evitando insulti e affermazioni denigratorie.
  • Proteggere la Propria Reputazione: monitorare regolarmente la propria presenza online e intervenire tempestivamente in caso di contenuti lesivi.
  • Essere Consapevoli delle Implicazioni Legali: comprendere che le azioni online hanno conseguenze nel mondo reale e che la diffamazione è un reato perseguibile per legge.

 

Giustizia Civile: Analisi dei Dati ISTAT

 

La diffamazione sul web è un fenomeno in crescita che può avere conseguenze gravi sia per le vittime che per gli autori. È fondamentale promuovere una cultura della responsabilità e del rispetto nelle interazioni online, comprendendo appieno le implicazioni legali delle proprie azioni. In caso di diffamazione subita, è importante agire prontamente, raccogliendo le prove necessarie e consultando un legale specializzato per tutelare i propri diritti e la propria reputazione.

 

Avv. Leandro Grasso