Chi Siamo
Da un’idea dell’Avvocato Leandro Grasso nasce la rivista Narrativa Diritto, una strana e curiosa rivista dove vengono riportate le sentenze più rilevanti, racconti dalle aule del tribunale, ma sopratutto aggiornamenti e storie. Cerchiamo di prenderci una piccola pausa dal linguaggio formale per rivolgerci non solo ai giuristi, ma a tutti. Tenendo sempre presente, tuttavia, che il diritto è una scienza e ha la sua lingua che non può essere semplificata; perché la semplificazione è un inganno. Siamo un gruppo di avvocati, ma non temete: non vi presenteremo la parcella. Qui vogliamo solo condividere l’anima più umana e surreale del mondo giuridico.
Il diritto è fatto di norme, articoli, commi. È un linguaggio di precisione che separa il giusto dall’ingiusto, che guida le decisioni e traccia confini. Ma, oltre a questo, il diritto è anche fatto di storie. Storie di persone, di vite, di scelte, di battaglie vinte e perse. Sono storie di chi cerca giustizia, di chi la nega e di chi la interpreta. Sono queste storie che ci aiutano a comprendere la vera essenza del diritto, la sua complessità e, talvolta, il suo intricato paradosso.
Narrativa Diritto nasce per dare spazio a queste storie e per ricordare che ogni sentenza, ogni norma, non è mai soltanto un pezzo di carta, ma un riflesso delle esperienze umane che vi stanno dietro. Noi crediamo che ridurre il diritto alla sua sola tecnicità sia un tradimento della sua natura più autentica. Semplificare è spesso un inganno, un modo per sfuggire alla profondità e all’ambivalenza del reale, un modo di farsi pubblicità, o un modo per ingannare il “cliente”. Noi, invece, cerchiamo di guardare oltre, di scavare, di restituire la complessità del diritto attraverso il racconto, attraverso la narrativa.
Perché “narrativa”? Perché attraverso il racconto e l’analisi delle vicende giuridiche, dei processi e delle sentenze, vogliamo avvicinare i lettori alla verità e al vissuto di chi è coinvolto. Non intendiamo umanizzare il diritto, perché il diritto è già umano, è già una storia intrecciata di volti e di voci. Il nostro compito è piuttosto quello di raccontarla, di dare a quelle voci una dignità narrativa che, pur restando fedele al rigore tecnico, riesca a trasmettere la dimensione emotiva e umana.
Narrativa Diritto è, quindi, una rivista per chi vuole comprendere il diritto come un’opera complessa e viva, per chi non teme di immergersi nelle sue profondità e nei suoi dilemmi. Raccontiamo per esplorare, per capire, per appassionarci. Raccontiamo perché il diritto è una trama intricata, fatta non solo di leggi ma di valori, di principi, di parole e di storie che ci riguardano tutti.
Dalla nostra esperienza quotidiana tra tribunali e scrivanie, abbiamo imparato che ogni caso è unico, con sfumature e circostanze che sfidano le formule generali. Il diritto, infatti, non è mai statico né definitivo: è un insieme vivo di norme che devono essere interpretate, adattate e talvolta persino superate per garantire un equo bilanciamento degli interessi in gioco. Generalizzare significherebbe trascurare le peculiarità di ogni vicenda, rischiando di ridurre la giustizia a una mera applicazione meccanica delle norme, mentre il vero obiettivo resta quello di dare risposte giuste e proporzionate alla realtà di ciascuna situazione.
Raccontiamo di giustizia e ingiustizia, di storture burocratiche e situazioni paradossali, di piccoli trionfi del diritto e di grandi, meravigliose assurdità. Scriviamo per far riflettere, ma anche per svelare l’inganno delle semplificazioni e per aprire uno spiraglio su quello che la giustizia mostra, e su quello che, a volte, preferirebbe tenere nascosto, perché magari non è così interessante come un true crime.
Questa non è solo una rivista: è un viaggio tra le pieghe del diritto, accompagnati dal piacere di raccontare la verità attraverso la lente della satira, e della narrativa.